La questione delle consulenze ha una sua problematicità in tutti i campi professionali, perché si pongono problemi di prezzo, di tipo di lavoro e di tempo. E forse più di tutto, è importante la questione dell’utilità di una consulenza.
Essere consulenti significa essere esterni all’organizzazione per la quale si lavora, piccola o grande che sia. Un freelance, inoltre, affianca l’impresa con un impiego di tempo parziale. L’estensione e il ritmo della collaborazione sono da valutare in relazione all’obiettivo che si vuole raggiungere.
Dal 2014 anni mi occupo a tempo pieno di web marketing. Qualche anno prima ho cominciato leggendo su questo argomento varie cose e a un certo punto ho cominciato a collaborare con agenzie di comunicazione e piccole aziende.
Penso che la cosa più semplice sia considerare il consulente di web marketing innanzitutto come un interlocutore, per le questioni che riguardano la comunicazione aziendale. Questa è almeno la maniera con cui preferisco cominciare un rapporto di collaborazione, che può durare un mese oppure anni.
Oltre ad essere un interlocutore della micro impresa, sono un professionista che realizza servizi legati ai processi di comunicazione sul web, con l’obiettivo di rendere chiara al target di clienti potenziali cosa fa la tua azienda.
Una risorsa importante del rapporto di consulenza è l’indipendenza tra impresa e professionista. Questa cosa garantisce più facilmente opinioni schiette su quanto si realizza collaborando.
Il lavoro sul web ha i suoi step e le sue periodicità. Conoscenza reciproca, elaborazione di una strategia e produzione di contenuti oppure gestione diretta e pubblicazione dei contenuti, per esempio sui social. Tutto dipende anche dalla capacità dell’impresa di fare alcune cose in autonomia.
Il lavoro di marketing online per me significa principalmente lavorare a distanza con l’impresa, mantenendo un aggiornamento costante con il responsabile interno della comunicazione. In una micro impresa, il responsabile corrisponde all’imprenditore, a colui che fa la decisione di spesa e mi paga.
Nella mia personale visione del lavoro, lo scambio di conoscenza è gratuito, l’azienda mi fa capire come lavora, che prodotti e servizi produce, il modo in cui è organizzata e io metto a disposizione la mia esperienza, condividendo gli elementi della mia strategia appena mi è chiaro cosa è meglio fare.
Quello che scrivo successivamente in un report per la strategia di comunicazione lo condivido con l’azienda in anticipo, conversando in maniera molto sintetica e con immediatezza. Se io e l’imprenditore condividiamo le opinioni sul da farsi, allora vuol dire che si può partire con l’incarico che viene sancito da un pagamento anticipato del mio lavoro.
Il tempo che serve per questa fase preliminare gratuita può variare. Diciamo che un paio di chiacchierate e magari una visita in azienda bastano per capirsi e partire.
In definitiva, mi posso far pagare per mettere in un report la strategia che ho concordato con l’azienda, per la produzione di contenuti di comunicazione, la gestione diretta dei social e della strategia di marketing online nel suo complesso.
Sono convinto inoltre che la strategia di comunicazione possa essere elaborata sono nelle sue parti iniziali, per i primi step. Ciò che si concorda per cominciare, va ridiscusso dopo qualche mese, valutando risultati e nuove idee.
In questo modo, una consulenza dura almeno da uno a tre mesi, con un mio impegno personale che va da una a quattro giornate di lavoro durante questo periodo, le giornate necessarie al piano di comunicazione e alla messa appunto di alcuni contenuti sul web. Oppure può durare di più, quando l’azienda non ha al suo interno le persone o il tempo necessario a rendersi indipendente nel breve periodo.
Per altre informazioni su questo argomento non esitare a contattarmi oppure a guardare la sezione Servizi di consulenza di questo sito.