In questo articolo, vorrei presentare uno schema di concetti e un ragionamento di sintesi per ripensare la propria vetrina commerciale, cercando contemporaneamente di guardare anche alle più fondamentali differenze tra una generica vetrina online e una offline.
In generale, per qualsiasi vetrina, si può far riferimento abbastanza efficacemente ai seguenti e intuitivi concetti.
- Frequenza di visione vetrina
- Frequenza di acquisto prodotto vetrina
- Gamma prodotti vetrina
- Gamma prodotti negozio
- Gamma categorie prodotti in vetrina
- Gamma categorie prodotti in negozio
- Ampiezza numerica prodotti vetrina
- Prezzi prodotti vetrina
- Ampiezza gamma prezzi in vetrina
- Ampiezza gamma prezzi in negozio
Per quanto riguarda invece la differenza tra la vetrina di un negozio e quella di un ecommerce, dobbiamo fare riferimento a poche cose:
- Il tipo di percezione visiva del prodotto
- La quantità contenibile di prodotti
- La disponibilità di informazioni prodotti istantanea
Le mie considerazioni, in questo articolo, sono, diciamo, di buon senso e non fanno riferimento a studi sulla percezione che pure esistono sulla distribuzione di prodotti nei supermercati oppure agli studi che riguardano come un utente guarda un sito internet.
La necessità di razionalizzare uno spazio piccolo, come quello di una vetrina di negozio, può portare sia il negoziante ma anche il potenziale cliente che passa, a un approccio comunicativo più semplice ed efficace.
Infatti, una vetrina piccola, come quella di un negozio fisico ma anche come quella di un piccolo ecommerce, è come un post su Twitter, hai solo 280 caratteri e se da un lato devi riassumere il tuo negozio in pochi metri cubici, dall’altro sei invogliato a organizzare al meglio e ad essere efficace, per la vendita con poco, come negoziante.
Ma con una vetrina piccola hai anche poche cose da osservare e scegliere, come potenziale cliente di passaggio, e non è detto che questo costituisca uno svantaggio rispetto a una vetrina enorme e piena di cose, come quella di un grande ecommerce o l’insieme di vetrine tutte intorno in un centro commerciale o in una strada molto commerciale.
In sintesi, in questo articolo, non vorrei dare consigli particolari perché andrebbero valutati caso per caso, negozio per negozio e soprattutto sarebbe necessario sperimentare soluzioni dinamiche, per capire se un tipo di vetrina aumenta le vendite o meno.
Inoltre, ci sono tanti altri fattori da tenere in considerazione, per esempio, la concorrenza nella zona per un negozio fisico ma anche per un ecommerce, oppure c’è da considerare il fattore novità di prodotto, il fattore rinnovamento vetrina, quindi inutile classificare tutti i tipi di vetrina possibile e sceglierne una a priori.
Per capire il tipo di soluzioni possibili per una vetrina, basta incrociare le possibilità di soluzioni date dalla lista di concetti che ho fatto all’inizio dell’articolo e sceglierne qualche soluzioni che fa al proprio caso, per sperimentare.
L’unica considerazione che mi sento di fare a negozianti, sicuramente esperti del loro negozio e del loro settore, come consulente di web marketing, è che anche un solo prodotto, magari in diverse colorazioni o in una gamma ampia di varianti, come un prodotto tecnologico specifico e le sue possibili varianti, può attirare l’ingresso di un cliente, anche per comprare prodotti diversi da quelli esposti.
Per gli ecommerce il discorso è un po’ diverso, perché il sistema di esposizione è di altro tipo rispetto a un negozio fisico. La fruizione visiva stessa è molto diversa, da cellulare o da computer a casa, e quindi un buon sistema di categorie prodotti sul sito, insieme a dettagliate descrizioni sui singoli prodotti, con delle ottime foto, possono già essere un buon punto di partenza. Ma un discorso simile può riguardare la home del tuo ecommerce.
I negozi fisici, invece, possono fare riferimento alla disponibilità e competenza immediata degli addetti alla vendita, se un passante entra a chiedere informazioni perché attratto dalla vetrina.
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